Il pacco è partito (parola grossa visto che ho utilizzato le Poste Italiane) ed è diretto a casa di Sara. Di che pacco si tratta e chi è Sara? Diciamo subito che è un pacco contenente generi di conforto, non solo perché Sara è friulana Doc da poco trasferitasi a Roma e soffre un pò di saudade (di questo non sono mica tanto sicura, ma il melodramma funziona sempre…), ma perché in generale l’enogastronomia tira su il morale!
Sara l’ho conosciuta l’anno scorso grazie a twitter e non l’ho più lasciata! E’ una donna in gamba, di quelle che se sono tue amiche ne vai fiero, impegnata ma simpatica, intelligente e acuta ma sempre ironica e soprattutto pronta a mettersi in gioco. Il suo blog è dopolapioggia, interessante storia di vita cultura e racconti da un punto di vista sincero e non banale. E’ un’appassionata di enogastronomia (a forza di brutte compagnie!), la diverte il mondo del vino e le piace testare ricette tipiche. Lei è perfetta per essere la mia prima Social Taster e non si è tirata indietro!
Nei prossimi giorni giungerà a Roma un piccolo pacco che contiene vino, farina gialla per polenta, formaggio stagionato di capra e pinza triestina. Sono andata alla ricerca di questi prodotti alla fonte, esperienza non sempre scevra da difficoltà. La farina proviene dal Mulino Tuzzi di Dolegna del Collio, per trovare il luogo esatto sono finita dapprima in una casa contadina all’ora di pranzo (non vi dico l’imbarazzo, io che entro e una famiglia di dieci persone che mi guarda attonita mentre mangia) e poi ho tagliato la strada per i campi (al mulino Tuzzi si sono spaventati a vedermi arrivare dai campi…ho fatto credere che ero una turista un pò tocca). Molto più semplice il vino (in caso contrario dovrei cambiare mestiere) e il dolce, curioso invece scoprire che il Friuli Venezia Giulia sta vivendo un rinnovamento dell’allevamento caprino anche grazie ai progetti regionali dell’Ersa (agenzia per lo sviluppo rurale). Due specie in particolare, la capra Carsolina e quella Alpagota, sono in via d’estinzione e andrebbero salvate dall’oblio! Piccoli produttori si danno da fare e io ne ho scovato uno che ha sede a Fossalon di Grado (GO) e che alleva circa 70 capi, vendendo ai mercati rionali dei piccoli paesi ricotte di capra, formaggi stagionati e caciotte.
Che ci farà Sara con queste cose?! Se le mangia e se le beve come vuole e con chi vuole…ma noi aspettiamo di sapere ricette, emozioni e utilizzo! Attenzione, la sua funzione non è quella di testare i prodotti (sennò sarebbe una tester e non una taster!), ma di gustarli. L’ultima volta che ci siamo incontrate abbiamo bevuto un’ottimo Refosco dal Peduncolo Rosso di Dario Coos, tra chiacchere e confidenze ce la siamo spassata, non vedo l’ora di ripetere l’esperienza! Questa volta a Roma non so con chi sarà (e se ce lo dirà…) e berrà un Refosco dal Peduncolo Rosso dell’azienda Lorenzon – I Feudi di Romans.
Un’ultima cosa, il mugnaio di Mulino Tuzzi era preoccupato se fossi in grado di eseguire la ricetta della polenta (non dimenticate che mi ero spacciata per turista), per fortuna ci penserà Sara a risolvere il dilemma
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