In Italia esiste un immenso patrimonio olivicolo che conta oltre 500 cultivar su tutto il territorio, alla faccia della biodiversità! Dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, dalla Sicilia alla Toscana, dal Lazio al Molise, c’è una varietà che si riscontra non solo nella tipologia di pianta, ma anche nei profumi e nei sapori e quindi nella duttilità dell’olio prodotto. Questa ricchezza supera addirittura il patrimonio vitivinicolo, che conta circa 350 vitigni autoctoni su e giù la penisola italica. Vino & olio binomio da considerare, perchè vanno a braccetto sia nella dieta che nella commercializzazione e non per niente molte aziende vitivinicole producono oggi anche olio extra vergine di oliva.
Da qui parte la mia ricerca dell’intruso a Olio Capitale, fiera specializzata che si svolge a Trieste da sei anni a questa parte e che quest’anno ha raggiunto un bel successo in termini di espositori (oltre 200 da tutta Italia, da Slovenia e Croazia), di visibilità e di pubblico. Mi sono divertita a catturare alcune situazioni interessanti, aldilà del “classico” olio extra vergine di oliva. Chiaramente in fiera solo extra vergine di oliva, anche se qualche sorpresa c’è stata….
Nella foto in alto, ho immortalato una carrellata di alcuni oli del Friuli Venezia Giulia: cosa notate di particolare? Il terzo da sinistra è di un’azienda molto conosciuta nell’ambito vino (Russiz Superiore) ed ha utilizzato per il suo olio una bottiglia da 500ml da vino e relativo tappo in sughero! Eccentricità del mondo vitivinicolo! A parte questo, all’assaggio l’olio è molto gradevole, di un fruttato leggero/medio, per un utilizzo quotidiano (non so il costo però….).
Sempre restando in Friuli Venezia Giulia, ho assaggiato un delizioso liquore alle olive, E2P di Parovel, base grappa in cui vengono fatte macerare le olive. E’ un buon amaro digestivo, dalla gradazione non elevata (25 gradi) e dal gusto piacevole. Mi dicono che si tratti dell’unico nel suo genere!
Nel mio tour tra gli stand non posso non venire attratta dai colori sgargianti di mini lattine d’olio aromatizzato di un’azienda della Sardegna, l’Oleificio Giovanni Matteo Corrias. I colori spaziano dal verde mela al giallo carico, dal fucsia al rosa pallido, una festa per gli occhi e per il buon umore. Non credo che l’olio aromatizzato sia un eresia e questa azienda mi conferma che non vi è aggiunta successiva di estratti, ma le olive vengono lavorate unitamente ai vari ingredienti. Quando si tratta, per esempio, del più classico olio aromatizzato al limone, è la buccia del frutto ad affrontare la molitura insieme alle olive. Altre aromatizzazioni: basilico, mirto, peperoncino, arancia, rosmarino, menta erba cipollina, salvia, timo, finocchietto, origano…insomma tutto il giardino mediterraneo. L’olio di base è sempre il loro extra vergine, cultivar Semidana, che io trovo ottimo come olio da insalata.
Non posso farmi mancare il passaggio dai twitteramici Angela e Pino di Olio Librandi (@oliolibrandi), che sono venuti a Trieste dalla Calabria. Ho assaggiato i loro tre oli extra vergine biologici e sono rimasta molto colpita dal Nocellara del Belice, varietà siciliana molto particolare dal fruttato intenso e dal gusto davvero avvolgente. Mi piace assai anche il loro olio da varietà Carolea, sempre cultivar siciliana ma calabrese d’adozione: più delicato del primo citato e dai profumi quasi floreali.
Dulcis in fundo, la Sicilia e il cioccolato all’olio extra vergine di oliva! Bellissimi cioccolatini dall’esterno fondente e dall’interno di cioccolato al latte lavorato con l’olio. E’ un pò una moda del momento quella del cioccolato all’evo (olio extra vergine di oliva), ma se la materia prima è ottima, come in questo caso l’olio siciliano varietà Tonda Iblea dell’azienda agricola Marino Maurizio (Ferla – Siracusa), mi sembra una buona cosa!
Non per rovinare la festa, ma a Olio Capitale ci sono andata anche per le mie prime due sedute di assaggio olio certificate Olea. Tra gli otto oli in assaggio (alla cieca chiaramente), la metà presentava difetti, anche se lievi. Gli oli provenivano dagli espositori della fiera e tutti dichiaravano in etichetta “olio extra vergine di oliva”. Questo per dire quanto sia difficile per il consumatore orientarsi nel mare magnum dell’olio e fiere come queste sono sicuramente una bella opportunità per approfondire il tema.