Una degustazione a Trieste? E chi se la perde! I triestini, sopratutto quando sono allegri (molto spesso!), sono i compagni ideali quando si tratta di buon vino e di cibo. E poi, mica bruscolini, qui si degustano 8 Barbera “del terzo millennio”, come le esalta il titolo della serata, e assaggio finale di goulash con patate! A presentare il tutto direttamente dal Piemonte c’è Gianluca Morino, che, prima cosa, è un twitteramico (@gianlucamorino), secondo è il presidente dell’Associazione Produttori del Nizza e terzo, ma non ultimo per importanza, è produttore vinicolo e la sua cantina è Cascina Garitina a Castel Boglione.
Il mio tavolo è il più allegro, non hanno ancora iniziato a versare il vino che già chiacchieriamo di gusto sulle nostre preferenze e su quello che ci aspettiamo da questo vino! Quasi tutti neofiti della Barbera, necessitiamo proprio di una presentazione generale, che ci viene data con puntualità e senza tanti giri di parole.
Identità e pluralità coesistono in questo vino di territorio, che è uno e quadruplo: Barbera d’Asti, d’Alba, del Monferrato e dei Colli Tortonesi! Le caratteristiche peculiari? Un fruttato molto presente, una sapidità ed un’acidità di rilievo che danzano in buon equilibrio, una varietà di opzione tra pronta beva e invecchiamento che mica è da tutti.
Ancora una cosa: la Barbera ha un elevato grado alcolico che la contraddistingue, diciamo tra i 13,5 e i 15 gradi, ma non facciamoci spaventare, poichè questa presenza è fondamentale per la sua bella vita e il suo equilibrio. Non sono i gradi che discriminano un vino dall’altro e non dobbiamo temere che ci dia alla testa, piuttosto ricordiamoci sempre che il vino non va bevuto a stomaco buono, che se lo beviamo con consapevolezza lo gustiamo molto di più e che l’abbinamento con il cibo è l’aspetto più divertente!
E che colore, ragazzi! Il rosso rubino ci ammalia nei vini più giovani, mentre ci stupisce il rosso violento quasi corporeo delle annate meno recenti. Sogniamo di immergerci in questo colore profondo e perderci per un pò, ma l’evasione perdura un attimo perchè la Barbera è vino molto concreto, dal gusto potente e che ci piace. I profumi spaziano dalla ciliegia e dalla frutta rossa delle ultime annate alle spezie e alla liquirizia nei vini invecchiati.
In successione abbiamo degustato: Barbera d’Alba 2009 Du Gir di Montaribaldi, Barbera d’Alba 2008 Giuli di Cascina Ballarin, Barbera d’Alba 2008 Laboriosa di Taliano Michele, Identità 2008 (Barbera dei Colli Tortonesi) 2008 di Terralba, Baldore 2010 (Barbera d’Asti) di Marco Rabino, Baldore 2010 senza solfiti di Marco Rabino, Barbera d’Asti 2010 Bricco Garitta di Cascina Garitina, Barbera d’Asti Superiore Nizza 2007 Neuvsent di Cascina Garitina.
Tutte Barbera al 100% che si differenziano abbastanza l’una dall’altra per tipologia di terreno di allevamento, per affinamento e per stile di produzione. La sensazione che ci regalano è di un territorio in fermento, che ha puntato su questo vino e ne sta facendo un grande cavallo di battaglia a dispetto della desueta nomea di vino da taglio rustico. Qui c’è eleganza, ma soprattutto versatilità, che infondo è quello che chiediamo ad un vino che può accompagnarci in più momenti della vita, dall’aperitivo al piatto forte. Come sarà la Barbera del terzo millennio? Ce lo dice Gianluca Morino: un vino vicino all’appassionato, che parla di un gruppo di viticoltori che si spendono in prima persona per farlo conoscere e apprezzare in Italia e nel mondo e per renderlo un vino per tutti.
Grazie a Gianluca, il nostro tavolo lo saluta con una promessa (che è quasi una minaccia)….ci troverai presto in cantina da te in Piemonte, lasciaci solo il tempo di organizzarci con pulmino e necessaire e ci dovrai scorrazzare per le colline dell’Alto Monferrato!