Quest’estate vado a dormire in malga!

In Friuli Venezia Giulia by elenaroppaLascia un commento

Formaggio Montasio

Formaggio Montasio in bella mostra!

Alla Fiera dei Vini di Buttrio mi sono imbattuta nell’angolo dedicato all’Associazione Allevatori Fvg, che avevano allestito il loro spazio come un vero e proprio mini caseificio, le forme di formaggio sulle mensole in legno e le foto di paesaggi montani e mucche paffute alle pareti!

L’Associazione gestisce la celebre Malga Montasio, poco distante da Sella Nevea, nel cuore montano del Friuli, dove si coniugano produzione casearia, prodotti tipici e turismo. Esaltata dal formaggio, mi domando se è possibile organizzare il tour delle malghe friulane, e poi….in malga si può dormire?! Certo che sì, mi viene risposto! Malfidente, mi immagino una situazione spartana come quella dei rifugi ad alta quota, avventurosi certi ma con ben pochi comfort. Per tutta risposta mi vengono mostrate le immagini delle camere singole con bagno della Malga Montasio e delle altre strutture ben attrezzate (per esempio la Malga Schene Melde a Passo Pura, poco distante da Sauris)! Wow, allora sì che si può organizzare!

Immagine di una delle camere di Malga Montasio

Immagine di una delle camere di Malga Montasio

Parlando con i casari, comprendo bene come il tour delle malghe è un’esperienza non solo sensoriale e attiva (qui si cammina, eh!), ma è un viaggio di scoperta del mestiere antico di chi fa il formaggio con le proprie mani e dà continuità ad una tradizione famigliare. L’apertura ufficiale delle malghe cade ogni anno per tradizione al 23 giugno per poi concludersi l’8 settembre (in alcuni casi la stagione è prolungata, se il tempo lo permette).

Il consiglio dei malgari è di non prevedere più di tre malghe (a meno che non vi sentiate Rambo), per godere appieno dei paesaggi, gustare le tipicità locali e apprendere le diverse sfumature dei formaggi di alta quota. Un formaggio più rappresentativo degli altri? Mi dicono che non esiste. La ricchezza della produzione casearia è un vanto di queste zone montane e ogni malga ha il proprio cavallo di battaglia. Uniti nella valorizzazione del proprio territorio, ma fieri di mantenere la propria indipendenza di casari.

Formadi Frant San Juri

Formadi Frant San Juri

A questo proposito, mi viene chiesto se conosco il Formadi Frant, porgendomi una scaglia del prelibato formaggio. E come no, dico io, snocciolando una lista di produzioni da cui ho avuto il piacere di gustare questa varietà. Ma forse mi sfugge che davanti a me ho il papà del Formadi Frant, Elio Matiz del caseficio San Juri di Colza di Enemonzo, che mi racconta la storia di questo formaggio.

Attualmente il Formadi Frant sta vivendo il suo periodo d’oro, in Friuli è una prelibatezza che si trova in molti spacci di prodotti tipici. La leggenda racconta che gli avi friulani lo producessero con gli scarti di formaggi di varie stagionature, rimpastando il tutto con sale e pepe. Il San Juri però mi fa notare una cosa alquanto scontata: “Secondo te, c’erano questi scarti in quel tempo in cui, se si aveva fame, si mangiava anche la suola delle scarpe?!” Effettivamente, il ragionamento non fa una piega…ma allora il Formadi Frant? Nasce negli anni ’80 a San Juri ed è marchio registrato nel 2003! In quegli stessi anni diventa Presidio Slow Food, e se da un lato ciò ha il pregio di portarlo alla ribalta delle piccole produzione artigiane, dall’altra lo diffonde come metodo di lavorazione e il suo nome diventa patrimonio dell’umanità.

Oggi è possibile gustare il Formadi Frant di diversi caseifici, ma forse varrebbe la pena partire da lì dove è nato, dal San Juri, per poterlo apprezzare a pieno. Il Signor Elio Matiz non ha nessun spirito di rivalsa, certo gli piacerebbe che gli venisse riconosciuta la paternità di questo prodotto! Non mancherò di inserirlo nel mio tour del formaggio friulano, l’originale Formadi Frant val bene il viaggio in Carnia!

Formaggio Montasio di Malga Montasio

Formaggio Montasio di Malga Montasio

Un’ultima curiosità: perché la Malga Montasio è la Malga 000? Su ogni forma di formaggio viene riportato il numero identificativo della Malga, la data di produzione e la sigla PDM se si tratta di Prodotto di Montagna. Ecco perchè se gustiamo un Montasio 000 sappiamo che viene prodotto proprio lì, occhio alla crosta quindi!

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