Il mese scorso ho notato in rete il contest “Blogger per caso in Fvg” e mi sono iscritta! Si tratta di un’iniziativa ideata da Turisti per Caso, i mitici Syusy Blady e Patrizio Roversi, in collaborazione con Turismo Fvg, l’agenzia regionale per il turismo del Friuli Venezia Giulia. In che cosa consiste? Nel proporre un proprio itinerario turistico da svolgere in un week end, che valorizzi la meta e faccia scoprire luoghi e situazioni ripetibili da altri turisti, che sia insomma utile come traccia e guida per tutti!
Il mio itinerario non poteva che essere legato all’enogastronomia e al territorio in senso stretto, vivendo ogni giorni queste terre e godendo della loro bellezza e dei loro tesori. Non mi stancherò mai di percorrere le strade del Friuli Venezia Giulia, tanto mi regalano di emozioni, di splendore e di racconti sempre diversi. Avendo però a disposizione solo un week end, ho dovuto operare delle scelte che permettessero di fare e vedere molte cose, ma non tutte!
La partenza è fissata dal piccolo centro di Ramandolo, perchè qui è nata la prima Docg regionale (docg = denominazione di origine controllata e garantita), a cui si è poi affiancata negli anni la seconda docg dedicata al Picolit. Entrambi, Ramandolo e Picolit, due vini dolci, rari e preziosi, del colore dell’oro e dei sapori lussuriosi che si legano sia alla pasticceria che ai formaggi. Mi piaceva l’idea di percorrere questi appezzamenti di vigneti definiti “vigna-giardino” per la loro regolarità e per la cura con la quale sono tenuti dai viticoltori locali, e visitare l’area tra Nimis e Tarcento, dove si trova la frazione di Ramandolo e con essa questo vino che ricorda i Sauternes francesi. Il pranzo è un leggero e delizioso abbinamento di formaggi e vino!
Da qui è poi un attimo giungere nel pomeriggio a Cividale del Friuli (Ud), cittadina con un passato ed un patrimonio storico che le sono valsi l’inserimento nella lista del Patrimonio dell’Unesco (46 sono i siti italiani che possono fregiarsi di questo riconoscimento). Ciò che vi troviamo sono le tracce della storia longobarda, luoghi ed oggetti magnificenti tra cui il Tempietto Longobardo e gli incredibili reperti che si trovano al Museo Archeologico Nazionale: arte, storia, cultura e mistero si fondono in una ricerca continua di ciò che è stato, del passaggio di popoli e di ciò che hanno lasciato.
Dopo la visita alla cittadina, è la cena il momento di relax e di approfondimento delle tradizioni della gastronomia locale. Non c’è che l’imbarazzo della scelta, in base alla stagione, per le pietanze più succulente e deliziose e per un egregio abbinamento con i grandi vini bianchi e rossi dei Colli Orientali del Friuli quali il Friulano e la Schioppettino. Nella zona ci sono alcune aziende vitivinicole che dispongono anche di alloggi agrituristici dove mi piacerebbe passare la prima notte!
La mattina del secondo giorno ci si sposta nel Collio in una delle strutture convenzionate per il noleggio delle Vespe Gialle! La vespa è ideale per percorre le dolci e verdi colline della provincia di Gorizia ed è anche un modo per godere appieno dei paesaggi e per fare soste per le foto ricordo più belle. Ogni collina è un osservatorio privilegiato sulla natura e sul mondo rurale che ci circonda. Il pranzo sarà un leggero ristoro con prodotti tipici locali in un agriturismo. Nel pomeriggio la tappa è Gorizia, per la visita del Castello simbolo della città e dei Musei Provinciali: da includere nel percorso di visita, a seconda del tempo a disposizione, i Musei di Borgo Castello, il Palazzo Attems-Petzenstein e il Palazzo Coronini Cronberg con il suo bellissimo parco, per avere una panoramica completa di archeologia, arte, storia e natura.
La cucina delle zone di Gorizia è tipicamente variegata ed influenzata dagli intrecci con la cultura gastronomica slovena e mitteleuropea. Qui si respira un’aria internazionale e il cibo è un melting-pot unico ed inimitabile: dalla più semplice Lubianska (carne impanata farcita) alle ricette più elaborate di gnocchi e goulash e ai dolci incredibili come le palacinke, gli struklij ed i kipfel, tutto ha un sapore intenso e quasi magico. Facile trovare una locanda dove riposarsi e gustare un piatto caldo che ritempri il cuore e il fisico, sempre accompagnato da un vino del Collio come la Ribolla Gialla. Nel territorio che va dal Collio fino al Carso goriziano, possiamo trovare b&b e dimore dove passare la notte e in cui respirare la storia del luogo, perchè antiche esse stesse e perchè si trovano in luoghi fortemente legati alla storia locale ed internazionale.
La mattina del terzo giorno si parte di buon’ora in direzione di Trieste per visitare una delle più frequentate attrazioni di tutta Italia: si tratta del Castello di Miramare, del suo parco e della sua riserva marina. Una lunga passeggiata nel parco a rimirare le svariate specie botaniche ci riporta indietro nel tempo, quando Massimiliano d’Asburgo nel 1856 decise che un promontorio roccioso poteva essere una rigogliosa landa e fece avviare i lavori di questo meraviglioso parco, portando terra e piante dall’estero. Artificiale e naturale si sposano alla perfezione in questo luogo, regalando un impatto estetico di grande fascino. Sempre all’interno del parco si trova anche una riserva marina dalla quale può capitare di avvistare i delfini! La giornata prosegue risalendo l’altipiano e scoprendo l’entroterra carsico della provincia di Trieste. Immancabile la tappa in un’osmizza per assaggiare il prosciutto del Carso, formaggio e olio extra vergine d’oliva e bere Terrano e Vitovska, i due vini simbolo del Carso.
Se vi piace questo itinerario attraverso tre province del Friuli Venezia Giulia e tra le montagne, le colline ed il mare, vi chiedo di votarlo al link turistipercaso.it/bloggerpercaso entro il 25 agosto così che possa realizzarlo dal vero e raccontarvi tutto nei minimi particolari! Per votare è sufficiente registrarsi al sito di Turisti per Caso (operazione di 1 minuto) e votare Elena_fvg….se vi va di farlo, vi ringrazio tanto per il supporto