Dalla Valle del Vipacco con amore!

In Cantine, Enoturismo, Events by elenaroppa1 Commento

Sala del Castello di Zemono

Sala del Castello di Zemono

Leggevo l’altro giorno un articolo del giornalista spagnolo Caius Apicius (qui il link in spagnolo) che puntava l’attenzione sul legame tra i corsi dei fiumi e la viticoltura europea. Grandi vini, grandi acque alle volte è un binomio di successo, dove l’acqua sta per quell’elemento indispensabile alla vita del terreno e della natura. La Vipavska Dolina o Valle del Vipava in Slovenia, a pochi chilometri dal confine con l’Italia, è uno di quei luoghi in cui la coltivazione della vite si intreccia con l’esistenza di un fiume, il Vipava appunto. Affascinanti paesaggi, in cui il verde predomina su tutto, a perdita d’occhio non vediamo che vigneti, boschi, colline e piccoli paesi arroccati ognuno con il suo campanile. Nella Valle del Vipava si trova anche il Castello di Zemono, sede tra l’altro del famoso ristorante Pri Lojzetu e dove si svolge il Festival dei vini di questa valle.

Tipica bottiglia a clessidra

Tipica bottiglia a clessidra

Interessante evento per degustare alcuni vini della Slovenia e per curiosare sulla viticoltura di “oltre il confine”! I vitigni autoctoni bianchi di questa zona sono lo Zelen, la Pinela, la Klarnica e tutte e tre, se ottengono la Doc locale, possono essere imbottigliate in una bottiglia particolare a forma di clessidra o sinuoso corpo femminile (a seconda dell’immaginazione!). Ho assaggiato svariati vini di queste tre tipologie e generalmente la produzione si discosta molto per la scelta se uscire in annata o se far maturare il vino prima dell’uscita sul mercato. Nessun vino annata 2012 ha colpito la mia attenzione, anzi in qualche caso non mi è piaciuto proprio, mentre diversa è stata l’emozione con una Klarnica del 2010 come quella di Mansus oppure con il Zelen del 2005 di Pipo. Gradazioni relativamente alte per questi vini, che vanno dai 14 ai 15 gradi, ma che solitamente sono ben equilibrate.

Io e Nataša di Castello di Rubbia

Io e Nataša di Castello di Rubbia

Tra i vari banchi di degustazione il biologico Stemberger che ha ettari vitati sia nella Valle del Vipacco che sul Carso sloveno: i suoi vini mi sono piaciuti molto e, appena possibile, farò un salto in cantina a trovarlo. Ho incontrato anche Nataša Černic del Castello di Rubbia, una cara amica che produce dei grandissimi vini sul Carso goriziano a San Michele del Carso. Il suo Trubar, una Vitovska con lunga macerazione e affinamento in legno di acacia, è un vino delizioso, con una bellissima personalità, davvero un vino vivo il cui incontro è da ricordo. I suoi vini non sono di questa valle, ma era stata invitata quale ospite all’evento e sicuramente avrà ottenuto numerosi consensi per le sue Malvasia e Vitovska!

Batič

Batič

Non l’avrei mai detto ma il giro dei vini rossi della Valle del Vipacco è stato molto più esaltante, toccando il meraviglioso Pinot Nero 2011 di Burja, non ancora in commercio, e il Red di Sutor dall’etichetta sognante, un Merlot con una piccola aggiunta di Cabernet Sauvignon. Nota a parte per l’Angel rosso 2007 di Batic, una della annate migliori e che viene prodotto solo in vendemmie eccezionali, per la verve comunicativa del suo produttore, che azzera il lavoro dell’enologo in cantina e paragona il vino ad un figlio. Vorremmo che nostro figlio fosse in molti modi, s’incontrasse con gli amici che noi scegliamo per lui, frequentasse le scuole migliori, ma così non è, perché nostro figlio nasce come lui è e poco possiamo intervenire sul suo carattere (a parte educazione e cultura, ma alle volte non funziona neanche così!). Lo stesso vale per il vino e il produttore dovrebbe farsene una ragione, che più Dio/la Natura può che non lui essere umano per rendere il suo vino quello che deve divenire. Mi piace lo stile di Batic, il vignaiolo filosofo!

Meine Süsse Liebe

Meine Süsse Liebe

Dulcis in fundo noto tra le bottiglie sui banchi, una più piccola e dalla forma particolare, il mio intuito mi dice che dovrebbe essere un nettare dolce per chiudere la mia serata al Castello di Zemono! In realtà mi sbaglio, ma non più di tanto: è il vino liquoroso con aggiunta di spezie di Skrlj Bojan di ben 16,4 gradi e che viene realizzato in special modo per il mercato austriaco. Simpaticissimo il produttore, anche lui una sorta di filosofo ma dell’amore, che ci dà la ricetta della felicità di coppia: l’uomo deve ogni mattina appena svegli abbracciare forte la sua compagnia per 30/60 secondi e sussurrarle “ti amo”, così ogni giorno della loro vita insieme…e poi naturalmente la sera offrirle da bere il liquore speziato “Meine Susse Liebe”! Ci dice che lui ha ben 5 figli e una vita amorosa molto felice con sua moglie grazie a questi due accorgimenti e consiglia a tutti la stessa pratica. Provare per credere 😉

elenaroppaDalla Valle del Vipacco con amore!

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Commenti

  1. Rosa Celeste

    Bellissimo articolo,cara! Se lo desideri, posso inviarti alcune poesie tratte dal mio libro”Vino Amore e Poesia”, tradotte in Sloveno.Ciao-Rosinella

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