Prendi un prato, ma uno qualsiasi, neanche tanto grande, e mettici bravi ristoratori e cantinieri, prodotti tipici e musica, allegria e cuore e avrai la cena sul prato nelle Valli del Natisone! Ogni anno in questo periodo si svolge questa piccola iniziativa che richiama tanti affezionati, che si prenotano per tempo per vivere questa serata speciale nel centro di Stregna. E’ una sorta di anteprima al Solstizio d’Estate, e si trasforma in una grande festa dove ci si diverte proprio tanto fino a tarda notte (solitamente cade il giovedì prima del solstizio, quest’anno era il 20 giugno).
L’associazione degli agricoltori delle Valli del Natisone, che organizza la serata, era affiancata dall’associazione dello Schioppettino di Prepotto e da quella degli Amici del Picolit, per sposare cibi e vini in un tripudio di territorio. Era la mia prima cena sul prato ed ero presente per lavoro con la degustazione del Pinot Grigio ramato ’11 e dello Schioppettino di Prepotto ’08 RoncSoreli. Ogni vino era abbinato ad una ricetta della tradizione di un cuoco della zona e nel mio caso si trattava di un piatto davvero interessante: la zuppa di matricaria.
La matricaria è una pianta spontanea della famiglia della camomilla e assomiglia ad una piccola margherita. Caterina, dell’agriturismo La Casa delle Rondini di Dughe (frazione di Stregna) che ha cucinato il piatto, mi racconta che usa in particolar modo le foglie e solo in seconda battuta i fiori della pianta. L’ha raccolta proprio per l’occasione in un altro prato delle Valli del Natisone, dove cresce in abbondanza, anche se bisogna stare attenti che sia molto sana e non attaccata da minuscole afidi. La ricetta è molto semplice e ve la riporto così come me l’ha svelata Caterina: le foglie di matricaria vengono fatte bollire in acqua per creare un infuso, mentre in un’altra padella viene fatta rosolare la farina nel burro. Quando la farina è “bruciata” (ce ne accorgiamo se ne facciamo cadere una goccia nell’acqua bollente e questa produce un rumore tipo “sciok”), possiamo aggiungere il composto della seconda padella all’infuso e mescolare il tutto. Otteneremo una zuppa con consistenza grumolosa data dalla farina e dal sapore leggermente amarotico dato dalla matricaria, ma molto piacevole e adatta anche all’estate se mangiata tiepida. Un piccolo consiglio se si vuole blandire il gusto amaro è quello di unire all’infuso foglie di malva, che vanno ad ingentilire questa zuppa dalle proprietà anti-infiammatore e salutari.
Alla cena sul prato tutto parla di tradizione e del tramandarsi ricette ancestrali e riti di paese. Nessuno degli abitanti della zona si rassegna allo scorrere inesorabile del tempo e alla perdita di memoria legata al passato e alla storia del luogo. Amo le Valli del Natisone per questo istinto di conservazione dei suoi abitanti, pochi e sparuti che si ergono a baluardo del loro territorio incontaminato. Ed ecco le due signore che ancora oggi insegnano ai più giovani a realizzare i “križaci”, le croci di fiori selvatici che vengono appese sulle porte di casa in segno di buon augurio e prosperità. Con grande cura confezionano questi gioielli di fiori e ogni abitante dei dintorni è fiero di poter avere il suo “križaci”, sperando che in futuro ci sia chi continuerà a confezionarne.
I križaci si legano indissolubilmente al Solstizio d’Estate e alla notte di San Giovanni, che nelle Valli del Natisone è come l’epifania di gennaio per altre zone del Friuli Venezia Giulia. Proprio domani notte, domenica 23 Giugno 2013, si celebra questa ricorrenza in varie località tra cui Tribil Superiore ed Inferiore, Grimacco, Savogna e vengono innalzati i “kries”, i falò nei quali la popolazione brucia il vecchio per fare spazio al nuovo. Mi hanno raccontato che, se si stacca un rametto da un geranio durante questa notte magica e lo si lega ad un bastoncino con lo spago, lasciandolo poi così sulla finestra, questo continuerà a vivere e fiorire fino al mese di dicembre proprio come se fosse nel suo vaso. La notte di San Giovanni è la notte più lunga dell’anno e il fuoco che brillerà alto e potente la renderà quasi infinita, oltre che magica!
Commenti
Pingback: Ami le Valli del Natisone? Dimostralo! - It's a Wine World