Foto di gruppo per i winelovers

Winelover in Friuli Venezia Giulia – III e ultima parte

In Cantine, Enoturismo, Events, Friuli Venezia Giulia by elenaroppa2 Commenti

Sono o non sono una #winelover?!

Sono o non sono una #winelover?!

Ed eccoci giunti al racconto del terzo ed ultimo giorno del tour #wineloverinfvg, un appuntamento di amicizia universale nel nome del vino,  la community internazionale Winelover in Friuli Venezia Giulia. Non vi nascondo quanto ho amato queste giornate, il tempo passa velocemente ma i ricordi sono ancora così vivi, proprio perchè si basano sulle persone e sui legami che il vino crea tra di noi. Ne è testimonianza evidente proprio questa ultima giornata di tour, in cui ci attendevano le amorevoli premure dell’Enoteca di Cormons. Essendo Domenica mattina, ed avendo fatto bagordi la sera prima tra frico e vini, i #winelovers hanno faticato ad alzarsi dal letto e siamo arrivati con qualche minuto di ritardo a Cormons!  La foto accanto è stata scattata da @reuterdahl – che ringrazio per lo scatto vivido – e mi sa proprio che in quel momento rimproveravo il gruppo per il ritardo sulla scaletta di marcia :-)

Degustazione all'Enoteca di Cormons

Degustazione all’Enoteca di Cormons

Come dicevo poc’anzi, all’Enoteca di Cormons ci attendeva la mitica Elena Orzan, che gestisce questo luogo sacro del vino come fosse la sua dimora, e i vini di Collio ed Isonzo di Picech, Fiegl, Angoris, Keber, Drius, Sgubin e Raccaro. Come alunni diligenti abbiamo preso posto tra i banchi della sala e la meraviglia dei vini bianchi friulani ci ha conquistato ancora una volta: vini eleganti, che si fanno amare, che ti avvolgono e ti pretendono. L’ho detto e lo ripeto, certo che sono di parte se dico che il Friuli Venezia Giulia è tra i produttori al mondo dei migliori vini bianchi, ma ne sono fermamente convinta.

Convivialità all'Enoteca di Cormons

Convivialità all’Enoteca di Cormons

Se nella sala degustazione i vini ed i produttori ci avevano entusiasmato con i loro racconti di vendemmia, da basso in Enoteca ci attendevano altre emozioni. L’allegria contagiosa della “tavola rotonda” – ingegnoso strumento di marketing del territorio che dovrebbe esserci in ogni enoteca regionale e altrove – si apprestava a coinvolgerci in canzoni, motti e brindisi in onore della giornata, del vino e della terra. Tra risa e battute di spirito, venivano stappate magnum di spumante di Angoris e di Piè di Mont in una gara scherzosa a chi offre di più! I #winelovers sono andati a nozze con questa atmosfera in cui il vino diventa gioco e la vita è davvero più bella :-)

Degustazioni da Foffani a Clauiano

Degustazioni da Foffani a Clauiano

Impresa non facile abbandonare il clima di convivialità e simpatia dell’Enoteca di Cormons, ma ci attendeva un’altra allettante tappa nel pomeriggio. Dopo una breve ma intensa visita della Basilica di Aquileia, che grazie al suo mosaico pavimentale affascina per la grandiosità e la magnificenza del racconto scenico impresso in mille e mila tasselli, ci dirigiamo verso Clauiano, un piccolissimo centro che rientra tra i borghi più belli d’Italia. Qui ha sede la cantina Foffani che per l’occasione aveva chiamato a raccolta, grazie al supporto di Annette Lizotte della cantina Tomasella, alcuni produttori tra cui Cantarutti, Di Lenardo  e Martellozzo. Una sala calda ed accogliente, dal sapore tipicamente friulano, in cui chiacchierare con i produttori, scambiarsi opinioni sui vini, assaggiare formaggi e qualche fetta di salame.

Foto di gruppo per i winelovers

Foto di gruppo per i winelovers

E Clauiano era anche l’ultima tappa di questo week end che celebrava il secondo anniversario della “winelover community”, che il prossimo anni farà tappa in qualche altra regione europea. In tre giorni ci sono stati momenti davvero belli di condivisione del mondo del vino, grande affiatamento nel gruppo e pieno supporto dei produttori e del territorio. Un ringraziamento speciale va a PromoTrieste, senza il cui supporto logistico sarebbe stato difficile rendere così speciali queste giornate. Che cosa succede adesso? Che la “winelover community” diventa sempre più grande e sempre più presente, perchè il vino ha bisogno di ambasciatori nei territori e tra la gente e il futuro si costruisce insieme grazie alla condivisione di passioni ed ideali.

P.S. L’ultima ultimissima tappa della giornata è stata una cena a Trieste all’Osteria da Marino e finalmente abbiamo fatto byob! Chi viene da fuori Italia non si fa grossi problemi a portare delle bottiglie al ristorante, essendo pratica abbastanza comune all’estero. Abbiamo rischiato, ma ci è andata bene: i gestori dell’Osteria ci hanno concesso senza problemi di aprire le bottiglie che avevamo portato e forse questo è un piccolo passo verso una diffusione di questa pratica, chissà!

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