Passaggio da madre ai figli alla storica azienda vitivinicola Marina Danieli di Buttrio, che attua il cambio generazionale nel vino puntando all’innovazione.
Con una presentazione su invito, Marina Danieli ha annunciato pubblicamente il nuovo corso dell’azienda vitivinicola, comunicando lo scioglimento della partnership con Giorgio Grai, l’enologo altoatesino che per anni ha seguito i vini dell’azienda. Oggi sono i figli Letizia e Francesco a raccogliere il testimone e a segnare la traccia di un nuovo corso nello stile dei vini e nella comunicazione aziendale. Francesco si occupa della supervisione della campagna e della cantina, mentre Letizia si prende in carico le strategie di marketing e comunicazione. Entrambi hanno scelto di entrare in azienda, dopo aver vissuto diverse esperienze di studio e lavoro in Italia e all’estero.
Passato, presente e futuro da Marina Danieli
Interessante l’excursus dei vini che è stato proposto in degustazione ai presenti: una prima panoramica sul passato con i vini di Marina Danieli firmati da Giorgio Grai, i vini frutto del nuovo progetto “Fusionissimo” che nasce tra Marina Danieli e l’enologo francese Jean-Claude Mas e la prospettiva futura dei vini realizzati su spinta di Letizia e Francesco con il giovane enologo aziendale Thomas Malatesta.
I vini Marina Danieli in degustazione
Per il primo gruppo, cioè i vini storici di Marina Danieli, si tratta di vini che fanno dell’eleganza e della longevità i loro punti di forza: sia il Pinot bianco del 2010 che il Faralta del 1988 (blend di tazzelenghe, cabernet, merlot) sono ancora oggi impeccabili. Il primo mantiene una buona acidità, sviluppando oggi aromi terziari e di frutta secca. Il vino rosso, uno dei vini simbolo dell’azienda, rappresenta l’eleganza e l’incontro tra le note erbacee e la frutta rossa, con una acidità media che lascia il passo alla morbidezza. Di Faralta rosso consiglierei di fare una scorta!
Marina Danieli, due grandi vini longevi
Fusionissimo è un progetto enologico che nasce con la vendemmia 2015 e vede l’enologo francesce Jean-Claude Mas dei Domaines Paul Mas in Languedoc, allievo di Giorgio Grai, creare due vini in “fusione” con Marina Danieli: fusione nel senso stretto del termine, poiché si tratta di vini che fondono un vino autoctono friulano con un vino tipicamente francese. Fusionissimo bianco 2015 è un blend di Friulano e di Viognier, mentre Fusionissimo rosso 2015 è un blend di Refosco dal peduncolo rosso e Carignan. Degustarli oggi, nel 2016, forse non garantisce a questi vini l’adeguato giudizio, perché il primo è rappresentato sopratutto da una piacevole freschezza che però manca di armonia, mentre il secondo denota un’astringenza elevata e una nota di vaniglia un po’ invadente. Preferisco attendere i prossimi anni per farmi un’idea più completa.
La presentazione di Fusionissimo
Non posso non dire che mi piace molto lo spirito dell’innovazione con il quale Letizia, unitamente a Francesco e Thomas, affronta i temi del marketing aziendale e la creazione dei vini a partire dalla vendemmia 2016. E’ lei a raccontare dei progetti futuri ancora in cantiere: la gamma di vini senza solfiti per il distributore Velier, la nuova linea per la ristorazione con le bottiglie da 0,375L, un Merlot rosè che si richiama alla tradizione strizzando l’occhio alla nuova tendenza del mercato. Durante la serata abbiamo potuto degustare in anteprima il Pinot Grigio ramato 2016 e il Pinot Nero 2016, entrambi confermano la buona materia prima e sopratutto una complessità che attende un’evoluzione più che positiva.
Il menu della cena a seguito della degustazione dei vini di Marina Danieli