Luglio è tempo di pesca! Niente stivali, ami e canne e ore ad attendere il malcapitato pesciolino che abbocca, qui si va per campi e per contadini! E il delizioso frutto estivo entra di pieno diritto tra i prodotti agroalimentari tradizionali del Friuli Venezia Giulia. In particolare in questo caso si parla di pesca isontina, detta anche “Martinis”, dal nome del tecnico agronomo che tra il 1940 e il 1960 portò avanti la sperimentazione della coltivazione di questo frutto nelle province di Udine e di Gorizia. Sempre in pericolo di estinzione, a causa di varietà maggiormente affermate, è riuscita a resistere ai tempi grami grazie ai piccoli coltivatori.
A partire da inizio luglio e per tutto il mese sarà divertente andare ad acquistare direttamente dal contadino le pesche, e una delle zone che offrono la maggior concentrazione di aziende agricole e agriturismo quasi sempre aperti si trova nell’Isontino e nella Bassa Friulana. Qui, lungo le stradine un pò fuori mano tra i campi verdeggianti, i cartelli con “vendita pesche” non mancano di certo!
Io sono andata alla periferia di Fiumicello, dove il piccolo paese costeggia il fiume Isonzo, e ho trovato un’azienda che ne vale due: sia azienda vitivinicola con frasca, che si chiama Bosco Isonzo, e anche azienda agricola con produzione ortaggi e frutta, che è La Mel. Di segnali che vi guidano qui non ne troverete facilmente, ma vi assicuro che a Fiumicello non ci si perde!
Di questo luogo me ne avevano parlato perchè, oltre alla coltivazione, si dedica anche alla trasformazione, realizzando confetture, succhi di pura frutta, agrodolce di verdure e gelatine di mosto d’uva. La titolare, che segue il punto vendita in azienda, mi conferma la cura che dedica a questa produzione di nicchia, non aggiungendo pectina alle confetture e per i succhi solo frutta matura, così che sia il più naturale e gustoso possibile.
Come in ogni azienda agricola di Fiumicello che si rispetti, potete trovare le pesche gialle e quelle bianche e le pesche noci e poi potete scegliere lo stadio di maturazione: quelle leggermente sovramature costeranno di meno di quelle mature al punto giusto. E proprio quelle sono ottime per essere mangiate nell’immediato oppure….per fare le pesche con il vino, detta anche “persegada” (se vi trovate in provincia di Gorizia) o “piarsolada” (se vi trovate in provincia di Udine).
Qui casco bene, perchè il cartello dice, oltre a vendita pesche e affini, anche vendita vino! Casualmente (ma non troppo) ho due bottiglie di plastica con me che mi faccio riempire alla botte con vino bianco “Tocai” (in questo caso, visto che non ci servono etichette, possiamo pure utilizzare il nome che fu dell’odierno Friulano!) e con Chardonnay. La ricetta maggiormente diffusa della “persegada” prevede il vino rosso, ma sinceramente a me piace di più con il vino bianco..e ad ognuno il suo gusto (per esempio la titolare mi racconta che in molti le chiedono il Moscato per la ricetta, perchè amano che il risultato sia molto dolce)!
Ah, perchè vino sfuso? Perchè sono dal contadino e di norma qui la qualità media è abbastanza alta; lo pago 1,60 al litro ( non ci sono costi di bottiglia, etichettatura, etc.. mica male) e dalla notte dei tempi la “persegada” si fa con il vino sfuso!
Quindi, come si fa? Niente di più semplice! Lavo le pesche, le sbuccio e le sminuzzo e le getto in una brocca che ho riempito con il vino. Lascio qualche ora in frigo il tutto e a fine cena mi godo il rinfrescante e succoso mangia e bevi. Attenzione: la frutta va ad attutire la sensazione alcolica del vino, quindi non esageriamo, se no dopo ci ritroviamo addormentati di colpo sul divano della veranda!
All’azienda La Mel ho acquistato anche questa bella confettura di Pesca di Fiumicello, frutto che da queste parti è una vera e propria istituzione. Da giovedì 12 a lunedì 16 luglio si tiene in suo onore la 53^ Mostra regionale delle Pesche proprio nel centro del paese (qui il programma), dove vengono premiate ogni anno le più belle coltivazioni di frutta. Ogni sera il programma è quello della tipica sagra di paese, con musica, balli e grigliate e c’è anche il mercato dei prodotti ortofrutticoli da acquistare sul momento! Io ci andrò, sono una patita della pesca di beneficenza, tanto per restare in tema…
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