Lo ammetto, non sono una grande sportiva (anche se mi riprometto di sfruttare il mio potenziale inespresso in futuro, non si sa mai che diventi un campione a bocce!), ma adoro camminare. I percorsi che prediligo sono di bassa/media difficoltà, certo non meno affascinanti dal punto di vista naturalistico. Per questo motivo, trovo che le Valli del Natisone siano un luogo splendido, con una natura rigogliosa, paesaggi da fiaba e tantissimi percorsi diversi. Una delle camminate più popolari è quella che porta al Matajur, circa 30/40 minuti per raggiungere la vetta partendo dal Rifugio Pelizzo, dove è possibile parcheggiare l’auto. In quest’area si snodano alcuni sentieri che portano tra le malghe, i rifugi e la natura incontaminata, dove è possibile osservare una bellissima natura, stendersi tra i prati a rilassarsi oppure fare tutto il sentiero naturalistico che gira attorno al monte.
Questa volta (ma solo questa, eh) ho scelto l’alternativa più facile e, subito dopo aver toccato la vetta, mi sono fiondata al Rifugio PDB – Planinska Druzina Benecija! Questo piccolo rifugio è gestito da un’associazione locale che mantiene viva la tradizione e i soci si turnano per tenerlo aperto quasi tutto l’anno durante il fine settimana oppure su prenotazione per gruppi che qui possono mangiare e dormire. Semplice e cordiale l’accoglienza, sembra di entrare a casa propria e si è subito tra amici! Il nome dell’associazione richiama l’antico nome delle Valli del Natisone – la Benecija, cioè la “Slavia friulana”, visto che in questa zona si trova una forte componente della minoranza slovena e capita spessa che la popolazione parli sia italiano che sloveno.
La domenica a pranzo in rifugio si possono gustare piatti e prodotti tipici, le ricette variano a seconda di chi è di turno! Chiaramente ogni persona porta la sua esperienza e quindi il piatto del giorno potrà essere una minestra, una pasta oppure la più tipica stakanje, ricetta tradizionale a base di verdure di stagione con patate, tegoline, zucchine e pancetta per dare sapore al tutto! Nella piccola sala da pranzo con cucina a vista, si è immersi in una calda atmosfera dove i vapori delle pentole si mescolano ai fumi del te, dove le risate dei bambini si fanno tutt’uno con quelle degli adulti e i cani che accompagnano nel cammino si accoccolano ai piedi dei tavoli. Qui il listino prezzi non esiste, nel senso che ognuno decide coscientemente quanto vale il proprio pasto e offre il contributo al lavoro dell’associazione.
Arrivando un pò più tardi nel pomeriggio, non si resterà a bocca asciutta, ma magari si potrà gustare un piatto di formaggi e salame locali, bevendo del buon vino rosso. E a fine pasto è assicurata una deliziosa grappa: io ho provato il nocino, ottimo! In occasione di ogni fine settimana, soprattutto nel periodo estivo, passano di qui moltissimi escursionisti e anche qualche sportivo in bici. Per gruppi che hanno piacere a vivere un week end in montagna, è possibile prenotare i letti al piano superiore (15 in tutto) e passare qui il sabato notte. La vocazione delle Valli del Natisone per gli sport all’aria aperta porterà una bella sorpresa nel 2013, l’organizzazione delle Vallimpiadi, un’intero week-end di settembre dedicato a gare di mountain bike e corsa, percorsi a piedi tra i sentieri e nelle grotte. Quest’anno c’è stata una prova generale dell’evento che non prevedeva le competizioni, ma solo tanto divertimento per sportivi e non.
Ci ritroviamo in una bella tavolata con alcuni dei soci che gestiscono il rifugio, e tra una chiacchiera e l’altra si parla del grande spirito di condivisione che anima questo luogo, legato ai valori dello sport e della natura, e delle difficoltà di una piccola associazione o pro loco che sia di adeguarsi alle nuove norme richieste. Più facile rendere fruibile questo rifugio solo ai soci, molto più complessa la cosa se riguarda, com’è giusto che sia, anche i turisti e gli escursionisti di passaggio: burocrazia ed adeguamento costante alle norme non aiutano certo la passione! Non si pone mai troppa attenzione al fatto che, come ha ben detto l’anziano del gruppo, lo sviluppo del progresso non è tale senza lo sviluppo della civiltà, la burocrazia senza umanità è carta straccia! Civiltà è condivisione, accoglienza, valori, cultura, umanità, tutte tematiche che vanno sempre riscoperte e tenute vive. Capita nelle nostre Valli del Natisone di imbattersi in discussioni importanti, anche in un rifugio a 1545 metri, perchè qui è ancora molto presente il senso della comunità, e per chi viene da fuori può essere proprio una bella sorpresa! E la camminata diventa un momento di riflessione, con lo sguardo sulla vastità di questi spazi di rara bellezza.