Di passaggio al mercato coperto di Gorizia, non potevo resistere alla Star incontrastata di questi giorni, la Rosa di Gorizia, radicchio autoctono di queste zone che si coltiva unicamente negli orti urbani e suburbani della città. E’ notizia di pochi giorni fa che il Risit d’Aur, importante riconoscimento che ogni anno le Distillerie Nonino di Percoto (UD) dedicano a paladini della cultura e dell’etica dai nomi di solito impronunciabili, quest’anno andrà ai contadini degli orti di Gorizia, che si tramandano da generazioni i preziosi semi (sabato 28 gennaio le premiazioni ufficiali).
La Rosa di Gorizia viene anche definita un radicchio chic, ma la sua bellezza va oltre gli aggettivi! La sua somiglianza ad un fiore le regala un’allure del tutto particolare ed è proprio a questo che tendono i suoi coltivatori, selezionando le sue espressioni migliori quasi in una gara di bellezza! Al consumatore finale giungono solo le parti più preziose del vegetale, il cespo viene liberato dalle foglie più grandi e da quelle magari un pò rovinate.
Facendo un giro tra i vari banchi del mercato, non si può non notare che ognuno ha la “sua” Rosa di Gorizia, chi più piccola quasi solo cuore del cespo, chi rossa con venature bianche, chi di colore rosa. E’ stato divertente andare in cerca della mia preferita (nella foto), piccola e rosso granato proprio come un bocciolo che si dischiude al mondo e alla golosità! Questo è un buon periodo per la sua raccolta, che però inizia già verso novembre per arrivare fino alla fine di febbraio. Importante chiaramente tenerla al fresco e non trattarla con aggressività, è sensibile lei! Un pò più costosa, quasi il triplo del radicchio classico, ma si sa che la bellezza ha il suo valore…
Per fare il confronto con altre tipologie, ho acquistato anche la varietà più semplice sempre locale e il radicchio di Treviso, tanto per giocare un pò in cucina e a testare i differenti sapori. Questa sera mi metterò all’opera, non ora, non sono mica la Parodi che in cinque minuti va al mercato, fa la spesa e cucina in un battibaleno! Intanto la uso come centrotavola, fa la sua splendida figura e costa meno di un mazzo di rose! Prossimamente la versione in cucina e l’abbinamento con il vino…
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