“Amore, lo possiamo rifare ogni anno?” e lui placidamente mi risponde “Va bene, dai, ci proviamo”. Non è assolutamente vero che sposarsi è una faticaccia (cioè lo è, ma non solo!) ed un’incombenza, sposarsi è un’emozione bellissima che ti fa vivere intensamente. Il mio “rustic wedding friulano” è durato due giorni, un week end, che valgono come una vacanza rigenerante grazie all’amore e all’affetto della famiglia, dei parenti, degli amici e di noi sposi. L’unico neo? Che la data era stata scelta alla fine del mese di Luglio proprio per garantirci il caldo ed il sole estivo, ma quest’estate tipicamente irlandese ci sta fustigando dal suo primo incedere con nuvole grigie e piogge.
La mia immaginazione era già in moto da un pò e si pregustava tanto tanto sole…e com’è andata? Meglio del previsto!
Per quelli che “sposa bagnata, sposa fortunata” posso dire subito che sono entrata ed uscita dalla chiesa che non pioveva e questo non è poco! La pioggia torrenziale si è scatenata durante il piccolo pranzo con la famiglia, ma tanto noi si era in una bella sala confortevole e incuranti del tempo all’esterno. Ma non era questa l’unica parte importante dei nostri festeggiamenti: avevamo studiato un week end che potesse essere simpatico per noi da vivere e durante il quale gran parte dei nostri cari potessero esserci accanto. Il Sabato la cerimonia religiosa, un’aperitivo per tutti e un pranzo per la famiglia (tutto nel raggio di 100 metri), la Domenica una grande festa in cantina in cui potessero esserci i nostri amici. Da mesi sognavo una calda estate torrida, ma la settimana precedente il grande giorno avevo accantonato del tutto l’idea di estate e di torrido, per fortuna il luogo scelto per la festa aveva anche ampi spazi al coperto. Per giorni avevo visionato tutti i siti specializzati in “rustic wedding”, cioè le feste all’aria aperta nelle aziende agricole che tanto sono in voga in California, Nuova Zelanda e Australia. Tante ispirazioni per una festa divertente ed allegra, dai divani realizzati con i quadrati di fieno alle botti agghindate a festa. Non mi restava che cercare di adattare secondo il mio gusto ed il tempo a disposizione i particolari che potessero fare al caso nostro.
Ikea e altri negozi di arredamento casa sono stati le mie mete privilegiate per poter scovare dettagli da inventare ed integrare con la fantasia. Tutto ciò che avevo in casa è stato passato al vaglio per valutare se poteva avere un posto nella festa, come per esempio la mia collezione di bottiglie trasparenti da vino e da liquore, che sono stati perfetti vasi sulle tavolate e al cui interno i girasoli sorridevano come piccoli soli. I copri torte in tulle bianco sono diventati contenitori per i piatti, le cassette della frutta verniciate di bianco per l’occasione perfetti vassoi per grissini, pop corn e patatine (opportunamente inseriti in piccoli sacchetti bianchi di carta, che si trovano nelle drogherie), lanterne bianche e candele abbondavano un pò ovunque. Sul soffitto della cantina avevamo appeso grandi palle bianche di stoffa che scendevano ammiccanti. Non mancava di certo il vino, ma la prossima volta doppia razione di succo di mela…gli adulti ne vanno matti, e lo rubavano ai bambini. Anche patatine e pop corn erano destinate ai più piccoli, ma difficile che i grandi non vengano tentati!
Dalle 17 alle 22 di Domenica una sessantina di persone si è riversata sulla collina di Ruttars a Dolegna del Collio (avevo scelto come luogo ideale l’azienda agricola Crastin) per brindare, mangiare, ballare e passare alcune ore di spensieratezza. Avendo molti amici con bambini di diverse età, mi è poi parso naturale far partecipare anche i bravissimi animatori dell’Associazione Turchina di Staranzano (GO): questa parte della festa è forse stata la più apprezzata, vedere i bambini che giocavano e ridevano felici è stata un’emozione bellissima, ed ha reso ancora più allegra e rilassata l’atmosfera della giornata. A completare la parte d’intrattenimento, due giovani fisarmonicisti delle Valli del Natisone che ci hanno allietato con tante polke! Le botti del vino erano ideali tavolini sul quale poggiare candeline, fiori bianchi e fiocchi di tulle, queste sì rendevano l’idea del matrimonio in cantina. Le porte in legno della sala si prestavano per sostenere le nostre foto più belle in grandi cuori bianchi.
Le bomboniere? Bicchieri da grappa in cui era inserito il sacchetto di tulle con i canonici cinque confetti bianchi e, in luogo del bigliettino con i nomi, un segnalibro realizzato da noi con una immagine tra cielo e mare e la frase adattata della nostra canzone “E il cielo è sempre più blu”. Confetti erano disseminati un pò ovunque, sulle tavole in piccole pirottine di carta e sul banco della frutta, utilizzando i contenitori di vetro che vengono di solito usati per le spezie. Non so dirvi se è stata la nostra visita a Castelmonte (il Santuario nelle Valli del Natisone) il giorno precedente il matrimonio o altro, fatto sta che poco prima delle 17 è apparso il sole e il bel tempo ci ha accompagnato fino alla conclusione della serata, uniche ore di sereno in queste giornate grigie. C’è un detto che suona più o meno così “gente allegra, il ciel l’aiuta“: ma l’allegria è una conquista di ogni giorno e dipende molto dalla fortuna di avere tanti amici speciali, che ci hanno fatto vivere questo momento come assolutamente da ripetere! Il resto l’ha fatto il desiderio di vivere questo avvenimento come lo si desiderava, senza orpelli e costrizioni, non per niente l’abbigliamento consigliato era assolutamente informale.
Commenti
Davvero una splendida festa: nell’aria tanta gioia di condividere un evento specialissimo della vostra vita, buon vino e cibo ottimo e genuino da gustare chiacchierando in perfetto relax seduti attorno ad un tavolo con amici sinceri, un’atmosfera rustica, frutto di creatività e ricerca del particolare, il tutto arricchito da una colonna sonora perfetta. Grazie Elena e Marco.
Daniela grazie per aver condiviso con noi questo week end così speciale, sarà un ricordo così bello ed emozionante da rivivere nei pensieri tutta la vita. Ho ancora nelle orecchie le risate dei bambini e negli occhi i cari sorrisi di voi tutti, grazie.
Congratulazioni Elena!
Grazie Giorgia 😉